sabato 28 maggio 2016

Il nostro primo comizio, le risposte ad alcuni quesiti degli elettori

Ieri sera, venerdì, abbiamo tenuto il nostro primo comizio nella Piazza delle Rose circondati da tanta gente e avvertendo, forte, un sentimento di affetto, di stima e di interesse per quello che ci proponiamo di fare per il nostro Paese. E' stato emozionante, l'ho evidenziato, anche perchè c'era chi scommetteva che non sarei riuscito a farlo questo comizio nella veste di candidato sindaco. Ringrazio tutti coloro che sono intervenuti e Vi propongo l'intervista che ho rilasciato al settimanale Agorà (in edicola da oggi) perchè dà molte risposte agli interrogativi che strumentalmente vengono posti per scoraggiare il voto alla lista "Piano nel Cuore".

A una settimana dal voto facciamo il punto sulla campagna elettorale del Dr. Vincenzo Iaccarino che guida la lista “Piano nel Cuore” accreditata per la vittoria il 5 giugno prossimo.
D: Dottor Iaccarino, siamo allo sprint conclusivo di queste elezioni molto speciali visto quello che è accaduto. Vogliamo ascoltare la sua versione dei fatti oltre alle sue proposte per il governo di Piano.
R: “La vera campagna elettorale è quella che ti porta a contatto con i cittadini i quali, per la verità, dimostrano interesse per tutto fuorché per le polemiche politiche e personali che spesso sono alimentate da un gossip prediletto da poche persone e ingigantito dai media. La gente invece aspetta questo momento per confrontarsi direttamente con i candidati, per rappresentargli ogni tipo di problema cercando di farsi un’idea su quello che realmente si potrà realizzare da parte di chi sarà eletto sindaco e consigliere. Quindi diventano importanti la credibilità e l’affidabilità personale di chi è candidato, quello che ognuno ha dimostrato di saper fare nella vita e la qualità della proposta che si presenta al Paese. In questo senso penso di avere tutte le carte in regola, io come candidato sindaco e la mia lista con i candidati al Consiglio comunale. Una cosa è certa: il sentimento più diffuso che registro è quello di volersi mettere alle spalle questi cinque anni nei quali gli interessi generali sembrano essere stati messi in secondo piano per privilegiare le beghe e le contese politiche e personali che sono iniziate troppo presto ed hanno finito coll’immobilizzare il Paese pregiudicando l’azione amministrativa”.
D: Lei non vuole proprio commentare tutto quanto è accaduto in questa vigilia con l’esclusione dalle elezioni di tanti uscenti?
R: “Non è così. Gli elettori si confrontano con le squadre che trovano sul campo, con le persone che sono candidate, non con chi ne sta fuori! Mi sembra naturale! Verso gli assenti, proprio in quanto tali, l’interesse è davvero marginale. Faccio un esempio: se parliamo del condono edilizio, da definirsi assolutamente, pensate che i tanti interessati siano disposti a soprassedere solo perché qualche amico non è candidato o non gli sta simpatico qualcuno? Il 6 giugno la gente deve fare i conti con la nuova amministrazione e ha tutto l’interesse ad avere interlocutori reali, quelli cioè che avranno in mano le sorti del Paese. Una cosa è certa: gli assenti hanno sempre torto e la colpa di queste assenze, consentitemelo, non può essere certamente ascritta alla mia persona. Ho iniziato un percorso più di due anni fa quando sono uscito dalla maggioranza e ho lavorato ininterrottamente per concretizzarlo. Anch’io ho dovuto fare i conti con problemi e difficoltà, mica lo nego, ma fa parte del gioco. L’importante però è esser riuscito a superarli e a schierare una bella squadra che si candida con me per il buongoverno di Piano. Lascerei perciò da parte le polemiche perché la gente è stanca delle chiacchiere: vuole fatti concreti e persone che sappiano misurarsi con la situazione oggettivamente critica in cui versa l’amministrazione e che, solo con l’impegno disinteressato di tutti, puntuale e soprattutto qualificato può recuperare il tempo perduto e dare risposte attese a lungo. I prossimi 5 anni, non mi stanco di ripeterlo, sono troppo importanti per permettersi il lusso di sprecarli o di azzoppare l’amministrazione che invece è chiamata a giocarsi una partita decisiva anche per riuscire a cogliere le ultime opportunità di accesso ai finanziamenti europei che, ricordiamolo, scadranno nel 2020. Quindi sarà la prossima amministrazione, quella che eleggeremo il 5 giugno, a dover fare tutto ciò”.
D: Piano nel cuore è stata criticata per due ragioni: una perché si sono candidati alcuni esponenti della maggioranza uscente, l’altra paventando la presenza di più o meno occulti manovratori alle vostre spalle. Forse è giusto dare qualche spiegazione…
R: “Assolutamente d’accordo! Dopo 10 anni di amministrazione-Ruggiero era naturale che si giungesse al “rompete le righe” e che ciascuno lavorasse per un nuovo impegno e una nuova collocazione elettorale. Del resto il “carosello di candidature” che ha scandito la vigilia, fatta eccezione per la mia, è stato la conferma dell’estrema problematicità con cui è stata vissuta questa stagione. Se alla fine attorno a me si è creata un’aggregazione qualche merito penso di averlo avuto e che ciò mi vada riconosciuto rispetto a chi, invece, una propria aggregazione non è riuscito a realizzarla. Chi oggi sta con me ha scelto di starci, non ha contrattato niente e sa che l’unico impegno che abbiamo è quello di non deludere le aspettative della Città. Se sarò sindaco dimostrerò coi fatti quello che sto dicendo! Perciò la mia è una lista di volti nuovi per i 2/3, giovani e professionisti che hanno scelto di impegnarsi per rilanciare Piano e per farla tornare ad essere protagonista in Penisola Sorrentina. Oggi in ballo ci sono gli interessi del Paese e, credetemi, con la massima sincerità e umiltà rivolgo un invito a tanti amici a mettere da parte delusioni e dissapori, a riappacificarsi prima con sé stessi e quindi con la comunità dimostrando interesse genuino per le sue sorti e quindi non facendo mancare il proprio impegno per dare al Paese la nuova amministrazione il cui fine, ricordiamolo, è quello di fare il bene comune. E’ quello che vogliamo fare tutti, anche i miei avversari elettorali. Forse cambiano alcune idee e i metodi per riuscirci, ma il fatto che concorriamo democraticamente alle elezioni è la prova di una vivacità politica che non dev’essere soffocata perché le istituzioni hanno bisogno di vitalità per funzionare bene al servizio dei cittadini”.
D: In poche parole che cosa propone “Piano nel Cuore” per la rinascita del Paese?
R: “Vogliamo rimettere in corsa Piano che ha l’ansia di recuperare una dimensione socio-economica che pensa di aver perduto. Ci vogliamo riuscire realizzando un restyling della Città con progetti fattibili nell’arco della consiliatura risolvendo il problema della sosta con due parcheggi a rotazione tra la Piazza della Repubblica e la Piazza Cota, una pedonalizzazione che significa più qualità della vita ma che coincida con il forte rilancio delle attività produttive, in primis il commercio, l’asse portante della nostra economia. Voglio approvare un vero e proprio piano del “verde pubblico” per tutelare il nostro patrimonio arboreo e riqualificare i parchi comunali da trasformare in vere e proprie oasi ambientali disponibili per le famiglie e per i bambini grazie ai volontari del mondo ambientalista. Nel programma abbiamo delineato lo scenario degli interventi che abbiamo ideati e lo faremo senza arroccarci nel palazzo, ma alimentando il confronto costante con i Cittadini e con le loro forme associative realizzando un “governo partecipato” del Comune attraverso le Consulte civiche. E infine grande attenzione ai giovani, alla cultura e ai temi dello sviluppo locale e del lavoro che possono trovare risposte soddisfacenti se riusciremo a mettere a regime le attività e le iniziative pubbliche e private, facendo sistema e valorizzando potenzialità, idee, risorse in nome di un obiettivo comune. Per questo mi sono candidato e per fare questo chiedo il voto per me e per i miei Candidati il 5 giugno”.

Nessun commento:

Posta un commento