sabato 2 luglio 2016

Il senso dell'Ordinanza 59 sulla regolarizzazione degli scarichi fognari: tutto fuorchè demagogia!

Con l'ordinanza N.59 dell'1 luglio 2016 si è inteso procedere, come previsto e prescritto dalla legge, alla regolarizzazione degli scarichi delle acque reflue, materia delicata assai e che sta all'origine di gran parte delle problematiche di cui si discute per la salvaguardia dell'ambiente e soprattutto del mare e per metterci in regola al fine di poter utilizzare, quando sarà completato, il depuratore di Punta Gradelle. Senza questi interventi e senza la separazione delle fogne bianche e nere, in corso da qualche giorno lungo la direttrice d'incrocio del Pozzo Nero ubicato in Piazza della Repubblica, tutti gli altri ragionamenti lasciano il tempo che trovano e si risolvono in chiacchiere prive di senso e buone soltanto ad alimentare un gossip che non mi appassiona assolutamente.

Ovviamente si tratta di operare secondo le disposizioni di legge che, nel frattempo, hanno subito alcune sostanziali modifiche per quanto concerne il rilascio delle autorizzazioni e alle quali occorre adeguarsi. Altro che demagogia o propaganda! Questo tema è stato da sempre al centro del mio programma e continuerà ad esserlo nell'azione amministrativa. Tant'è che ne abbiamo cominciato a discutere pubblicamente il 14 ottobre 2015 in una conferenza stampa al Marianiello con esperti come il dott. Alessandro Bifulco che ci illustrò tecnicamente la situazione in cui versa il sistema fognario di Piano e più in generale della Penisola e con Luigi De Pasquale, fotoreporter autore di una serie di formidabili servizi video e fotografici sullo stato dei Valloni, sugli overflow lungo la condotta fognaria che da Sorrento conduce i liquami a Punta Gradelle dove vengono sversati, allo stato, direttamente in mare. Dopodichè lo stesso De Pasquale fu invitato dall'ex sindaco Ruggiero in Municipio per prendere visione dei documenti e quindi assumere conoscenza di tutta la grave problematica.

Per quanto mi riguarda parlerei di consapevolezza piena del problema e di quello che occorre fare per non perdere altro tempo. A Marzo 2016 la Giunta Comunale dell'epoca aveva adottato una deliberazione (richiamata ovviamente nell'Ordinanza), la N.46 del 18 marzo a seguito di una nota inviata al Comune esattamente un mese prima, il 18 febbraio 2016, da parte di Gori con la quale si prospettava l'esigenza di intervenire per svolgere questi lavori. Nonostante l'emergenza e il can can che ci fosse sulla questione fogne e inquinamento del mare e, soprattutto, nonostante mancassero tre mesi alle elezioni, quella delibera, ancorchè adottata dalla Giunta, è rimasta inspiegabilmente chiusa in un cassetto. Perchè? Non mi sono neanche insediato che la Gori è tornata all'attacco su questo tema tanto scottante ed abbiamo fissato ad horas un appuntamento al Comune per inquadrare il problema e stabilire il da farsi, cioè quello che prima non è stato fatto!

Ho provveduto quindi a verificare con Gori tutta la questione evidenziando al gestore una serie di problemi e mettendo tutto nero su bianco al fine di impostare correttamente i ragionamenti: a partire dalla verifica del contratto di servizio tra il Comune e la Gori per la gestione della rete, con relative competenze, responsabilità, diritti e penali  che sono argomento tutt'altro che di secondaria importanza checchè ne pensi qualcuno. Dopodichè la Gori ha provveduto, come richiesto, a redigere un cronoprogramma degli interventi da attuarsi che sono stati immediatamente avviati e che comportano l'adeguamento degli scarichi sia dei privati sia dei pubblici esercizi alla vigente normativa. L'ordinanza è quindi il frutto di questo lavoro ed è un obbligo informativo verso la Cittadinanza al fine di ottemperare ai propri obblighi di legge. Sempre e solo per chi non lo sapesse!

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