sabato 23 aprile 2016

Sono pronto a discutere del futuro del Paese e a dare risposte concrete

Ho appena letto l'articolo pubblicato da Politica in Penisola di una riunione svoltasi alla Torrefazione Maresca cui hanno partecipato Commercianti e Imprenditori di Piano di Sorrento per discutere del futuro del Paese che si approssima alle elezioni amministrative e, ovviamente, quello delle loro attività che fanno i conti con una realtà difficile sotto tanti punti di vista, ma che invoca perlomeno chiarezza di intenti da parte dell'Amministrazione su quelle che sono le prospettive di un possibile sviluppo locale.

Mi sembrano più che legittime sia la preoccupata testimonianza sull'anomala situazione che si sta verificando a Piano per le divisioni e per i contrasti generatisi nella politica e nell'amministrazione cittadina, sia l'accorata rivendicazione di quello che molto appropriatamente hanno definito il loro "diritto di cittadinanza economica" evidentemente leso dai comportamenti e soprattutto dalle latitanze dell'Amministrazione con grave pregiudizio per i loro interessi imprenditoriali.

Attenzione, non parliamo solo di interessi singoli, ma di interessi vantaggiosi anche per l'intera comunità socio-economica pianese che si fonda sul commercio e sulle attività d'impresa oltre che sulla plurisecolare storia marinara che tanto prestigio ci ha conferito come è stato ben evidenziatao qualche giorno fa in occasione della presentazione del libro scritto dall'avv. Francesco Esposito. Mi auguro che potremo anche costruirci una nostra identità turistica visto che si stanno affermando con successo anche a Piano logiche di filiera preziose.
Questo per affermare che ci sono radici (e chi vi parla discende da una famiglia di imprenditori pianesi) che non possiamo e non dobbiamo inaridire perchè rappresentano la storia anche economica di Piano di Sorrento sulla quale non si può scherzare, nè temporeggiare nel dare esaustive risposte per gli effetti che invece inadempienze, ritardi, omissioni, ambiguità provocano su interessi primari e diffusi della nostra comunità.

Sono daccordo: basta equivoci e basta ipocrisie! Ognuno si assuma le proprie responsabilità e si confronti sui problemi a viso scoperto perchè poi, trascorsa la campagna elettorale, chi vince e diventa Sindaco e Amministrazione della Città dovrà misurarsi soltanto con i problemi e quindi dovrà essere in grado di dare risposte, immediate ed esaurienti. Praticamente tutto quello che finora non è stato...Per tanti motivi che non ci serve addebitare a tizio o a caio, ma che dobbiamo conoscere per non incorrere negli stessi errori. Per questo la nostra è inanzitutto la testimonianza di un impegno consapevole nei riguardi di tutta la Città.

La mia è stata una scelta presa da tempo, da parecchio tempo... Ci ho messo la faccia e con me tanti altri Amici che, a diverso titolo, parteciperanno alle prossime elezioni da candidati e da sostenitori con la lista "Piano nel Cuore".
Una lista che porta nel nome l'espressione di un sentimento che unisce, non che divide... E' l'idea di un impegno a voler dare quelle risposte che sin qui sono mancate e che non possono più attendere o restare ostaggio nelle mani di chi non è all'altezza della prova della governabilità o di chi ha la presunzione, l'arroganza e la pretesa di voler decidere quale dev'essere o non dev'essere il futuro di una Città senza ascoltare chi ci vive e ci opera, anzi mortificandola, ingessandola, privandola del suo naturale istinto dinamico che ha fatto la fortuna del Paese conferendogli identità e solidità economica.

Per questo accolgo l'appello degli Operatori e mi impegno, non appena sarà completata la fase di presentazione delle liste, a tenere uno o più incontri finalizzati a valutare nei dettagli i temi che maggiormente essi hanno a cuore e che, posso preannunciarlo, già trovano spazio di proposta nel programma elettorale di "Piano nel Cuore". 

Voglio però anticipare che il mio intento, se dovessi dinventare sindaco, è quello di realizzare un'Amministrazione realmente partecipata del governo cittadino attraverso il coinvolgimento attivo e permanente del mondo associazionistico: di quello economico e imprenditoriale, di quello delle professioni, di quello culturale, artistico ed ambientale. Perchè i prossimi 5 anni saranno decisivi per il futuro di Piano di Sorrento sotto tutti i punti di vista e non ci possiamo assolutamente permettere il lusso di disperdere energie ed entusiasmi, di perdere tempo o di venire meno ai nostri doveri nei confronti della Città.

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