venerdì 12 febbraio 2016

Ecco le mie tre priorità

(Photo 105)
Mancano pochi mesi alle elezioni per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale e voglio evidenziare alcuni temi che mi stanno particolarmente a cuore. Innanzitutto la necessità di un confronto e di una discussione franca sull’operato dell’Amministrazione in questi anni. 
Perché è da qui che bisogna partire per indicare gli obiettivi per i prossimi cinque anni individuando gli strumenti necessari per conseguirli.
Ovviamente l’Amministrazione uscente ha qualche difficoltà a dar conto del proprio operato perché oggettivamente i risultati non sono brillanti. Anzi! Il fatto stesso che da mesi continuano a “litigare” solo su chi dovrà essere il candidato sindaco è la conferma della scarsa attenzione che pongono a questo aspetto convinti che, gestendo il potere, comunque possono avere la meglio sul piano elettorale esimendosi dalla discussione.

Credo però che sia profondamente sbagliato ragionare così perché le elezioni rappresentano l’occasione per ragionare sui ritardi, sulle disfunzioni, sui fallimenti e sugli insuccessi in modo da progettare il futuro almeno con i buoni propositi che animano chiunque si candidi e che devono essere però ragionati e quindi sottoposti al giudizio degli elettori.
Col mio Movimento abbiamo dichiarato sin dall’inizio di puntare a voltare pagina rispetto a questi anni, anche se siamo coscienti che esiste una logica di “continuità amministrativa” che in parte vincola certe decisioni. Laddove sarà invece possibile svincolarsi da operazioni che non fanno gli interessi del Paese, lo faremo senza pensarci un solo istante perché i prossimi 5 anni saranno decisivi per il futuro di Piano di Sorrento sotto tutti i punti di vista.

Per questo mi sono permesso di rivolgere un appello al Sindaco e alla Giunta affinché verifichino la possibilita di aderire entro il prossimo 1° marzo all’iniziativa del Governo denominata #sbloccascuola previsto nella legge di stabilità 2016 e che consente ai Comuni che hanno avviato interventi nelle scuole di presentare online la richiesta di svincolo dagli equilibri di bilancio delle voci inerenti gli avanzi di amministrazione e il ricorso al debito. Aver predisposto il progetto forse non è sufficiente, perchè sarebbero dovuti iniziare i lavori, ma si tratta di non lasciare nulla di intentato rispetto a certe opportunità per la realizzazione della scuola. Questo credo rappresenti un’occasione per cercare di mettere le gambe alla rinascita della scuola di Via Carlo Amalfi, oggi ridotta a un rudere che, nascosto dietro pannelli come una vergogna da cui prendere le distanze, impersona il monumento del fallimento di questa Amministrazione.

Il mio intento, quello del mio Movimento e della Lista che presenteremo alle elezioni, è perciò quello di ricostruire questa scuola per attuare una politica di risanamento del patrimonio scolastico comunale essendo la scuola il luogo privilegiato dove i nostri figli si formano e dove trascorrono gran parte della loro giornata. La scuola è di tutti e quindi migliorarla e renderla più sicura e più funzionale è una priorità assoluta. Auspico che accolgano il mio invito e facciano il loro dovere per non privare la futura Amministrazione di questa chance visto che altre, per il momento, non ce ne sono a portata di mano.

Il secondo punto su cui dobbiamo ragionare e confrontarci è quello di varare una specie di piano regolatore delle attività produttive per rilanciare il settore trainante dell’economia locale tenendo presente però il nuovo contesto nel quale si opera e i nuovi competitor presenti su un mercato sempre più ampio e sempre più agguerrito. Anche qui dobbiamo ragionare con gli addetti ai lavori e con le loro rappresentanze associative e professionali perché si tratta di una sfida da condividere sul piano delle scelte e degli investimenti da operarsi.
C’è una giovane generazione di imprenditori impegnati anche nell’associazionismo d’impresa e ci sono tanti professionisti che sicuramente sono disponibili a partecipare a questo ambizioso progetto che potrebbe passare, a mio avviso, attraverso due giornate di studio e di confronto per entrare nel merito dei problemi ed escogitare soluzioni che supportino l’Amministrazione nelle scelte che le competono e che non possono essere né suggestive o fantasiose, né decontestualizzate rispetto al territorio della Penisola Sorrentina e alle realtà che vi gravitano intorno. Insomma progettare il futuro dell’economia, del lavoro e della competitività che Piano di Sorrento è in grado di generare.

Terzo punto: dobbiamo ripensare la nostra città attraverso un esercizio di creatività che veda impegnate tutte le energie intellettuali, le professionalità, le forze sociali, culturali ed economiche in una progettazione fondata sulla salvaguardia dell’identità di questo territorio senza pregiudizi sui nuovi fabbisogni della comunità in rapporto soprattutto alla qualità della vita e alla mobilità sostenibile con tutto il carico di implicazioni insiti in questi concetti.
Pensiamo soltanto al problema dell’inquinamento del mare e della fatiscenza del sistema fognario, temi che abbiamo ai primi posti nella nostra agenda e che necessariamente dovremo condividere con gli altri Comuni se vogliamo iniziare un percorso di cambiamento reale.

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