domenica 24 dicembre 2017

I miei primi 18 mesi da Sindaco di Piano di Sorrento

Questa è l'intervista che mi ha fatto il settimanale Agorà in edicola questa settimana per fare un bilancio del primo anno e mezzo del mio mandato.
D: Sindaco Iaccarino, è trascorso un anno e mezzo dalla sua elezione, proviamo a fare un bilancio personale e amministrativo di questa esperienza?
R: Da dove cominciamo? Sul piano personale posso dire che fare il sindaco ti cambia la vita nel senso che, contrariamente a quanto si crede, è tutto molto diverso rispetto all’essere consigliere o assessore! Io ho scelto di continuare a fare anche la mia professione e questo per due motivi: perché amo il mio lavoro di medico e perché ritengo che qualunque esperienza politica non dovrebbe mai trasformarsi nella propria attività principale o addirittura esclusiva perché si finisce di perdere il senso dell’impegno pubblico come servizio e farne una professione esposta a tanti rischi e degenerazioni! Tornare in Ospedale per me significa immergermi di nuovo nella quotidianità di chi soffre e questo, ve lo posso assicurare, mi aiuta a capire anche meglio i problemi che affronto come sindaco… Pago un prezzo alto per questa mia scelta, sul piano personale e su quello familiare, ma questo mi aiuta a conservare la dimensione del fare politica per la mia comunità…

D: Che cosa ci dice di questi primi 18 mesi da sindaco di Piano?
R: In primo luogo che non mi sono assolutamente risparmiato per garantire sempre presenza, tempestività ed efficacia d’azione, ovviamente compatibilmente con i tempi della pubblica amministrazione che sono sicuramente più lenti e complessi di quelli della nostra quotidianità. Questo è senza dubbio motivo di cruccio, per me, perché vorrei poter dare nel più breve tempo possibile le risposte che la gente si attende dal Sindaco e dall’Amministrazione. C’è però da fare i conti con tutta una serie di problematiche che condizionano oggettivamente il momento decisionale e quello esecutivo, oltre all’aspetto finanziario che pesa su qualunque decisione. Contrariamente a quello che si pensa o che appare in questi 18 mesi abbiamo lavorato molto e molto anche seminato per cui ora è il momento di raccogliere i primi risultati e di proseguire su questa strada. E’ partito il piano di manutenzione con circa 6 mesi di ritardo su quello preventivato, molti progetti sono stati elaborati ex novo e rappresentano la risposta necessaria per accedere a finanziamenti regionali, statali e comunitari. Senza progetti non si va da nessuna parte, non si riescono a impegnare le risorse anche se fossero disponibili. Abbiamo approvato gli interventi per la sicurezza antisismica e, come ha relazionato in consiglio il responsabile Dario Pappalardo sono stati varati una serie di progetti per i quali ora devono aprire i cantieri, a cominciare dal nicchiario al cimitero. Abbiamo messo mano a tutto questo e ad altro ancora preoccupandoci anche di dover recuperare risorse andate perdute per poter intervenire in situazioni che sono anche di emergenza come per esempio la Marina di Cassano o Ponte Orazio…
D: Quindi possiamo dire che nel 2018 si vedranno maggiori risultati?
R: Certamente, anche perché è come se fossimo ripartiti da zero sotto tutti i punti di vista: abbiamo ripreso il progetto del Cimitero che era in stand-by da quasi 10 anni e finalmente potremo realizzare un’opera molto attesa da tutti. Un grande lavoro l’abbiamo fatto sul fronte del recupero dei Valloni, dove nessuna Amministrazione precedente ha mai messo mani: abbiamo rilevato la situazione che è davvero critica, abbiamo investito di questa emergenza di assetto idrogeologico oltre che ambientale tutte le Autorità competenti, in primis la Regione Campania, abbiamo partecipato a bandi di progettazione su fondi di rotazione e ottenuto anche un finanziamento per il recupero del Formiello. Siamo ancora agli inizi di una politica che, se perseguita per il futuro, potrà risanare i nostri Valloni trasformandoli in una delle più grandi attrazioni ambientale e turistica d’Italia e stimolare in modo decisivo anche l’economia del nostro territorio. E’ un sogno che, se si realizzerà, potrò dire con orgoglio di esserne stato il promotore! C’è bisogno di non mollare e di guardare lontano, perché solo così possiamo dare le risposte appropriate a questo nostro territorio che vive momenti di grande di difficoltà. Se pensiamo per esempio alla situazione della statale e dell’emergenza legata ai disastri delle due gallerie ci rendiamo conto di quanto lavoro occorre fare per uscire da una logica di emergenza! Da questo punto di vista è fondamentale la collaborazione tra i Comuni perché certi problemi si possono affrontare e risolvere solo stando insieme.
D: Funziona la collaborazione con gli altri Sindaci?
R: Complessivamente si, soprattutto su certe questioni dove da soli è evidente che non si va da nessuna parte! Poi è chiaro che ognuno la vede a modo suo per la propria comunità! L’importante è ritrovarsi sulle risposte da dare a problemi condivisi e di questo passo si possono raggiungere traguardi incredibili. Stiamo lavorando in modo congiunto sull’emergenza mobilità e traffico e se continuiamo così entro qualche anno potremo aver dato delle risposte significative a questo territorio che di traffico sta morendo!
D: Un giudizio sui suoi collaboratori, sulla Giunta, sui suoi Consigilieri…
R: Tutto sommato sono soddisfatto di quello che siamo riusciti sin qui a fare anche se dobbiamo sforzarci tutti ancora di più nel 2018 per fare un ulteriore salto di qualità e portare a compimento tutto quello che ci siamo prefissati. Anche i Consiglieri lavorano negli ambiti di loro competenza e credo che, seppur ogni tanto affiorino incomprensioni o possano registrarsi tensioni, alla fine tutti lavoriamo per un medesimo obiettivo che è il bene del nostro Paese. Anche i suggerimenti dell’Opposizione sono importanti perché ci consentono di vedere i problemi da un’altra angolazione e questo per me significa molto! Ovviamente c’è chi poi vede tutto nero, ma credo che si tratti di un fenomeno circoscritto a poche persone, per lo più esterne all’Amministrazione, il cui tentativo è quello di accreditare negatività e immobilismo, mentre non è così e lo si vede dagli atti che produciamo e dalle iniziative che, con tutte le difficoltà, abbiamo intrapreso e intraprenderemo. La cosa più bella di questo 2017 è stata la riapertura e il rilancio alla grande di Villa Fondi, col suo parco e il Museo “Georges Vallet”. Se ne sono interessati i media nazionali e ancora una volta, nei prossimi giorni, il Tg2 Rai dedicherà uno speciale al Museo e alla mostra presepiale d Piano di Sorrento; inoltre per il 30 dicembre Rai Campania farà una diretta da Piano dedicata alla tradizione del cenone. La nostra Villa finalmente può esibire un decoro che non ha mai avuto per il passato e oggi proporsi come una vera e propria attrazione turistica, obiettivo su cui lavoreremo ancora di più nel 2018 con un progetto specifico cui sto lavorando e che presenterò entro la prossima primavera.
D: Sindaco, qual è stato il problema più scottante con cui ha dovuto fare i conti sin ad ora?
R: Senza dubbio la riorganizzazione della macchina amministrativa, degli uffici, del personale… La chiave del ragionamento sta tutta qui: se gli uffici funzionano e il personale risponde i risultati non mancano. Al contrario c’è poco da sforzarsi: si resta al palo e la politica paga pegno anche per responsabilità che non le appartengono direttamente. Stiamo cercando di invertire rotta proprio su questo problema anche con le nuove assunzioni che stiamo facendo potenziando uffici nevralgici: confido che si sia raggiunto un equilibrio che nel 2018 ci consentirà di compiere quel salto di qualità che tutti auspichiamo. L’Amministrazione è come una squadra di calcio: se si va a corrente alternata, se i giocatori non producono o l’allenatore non è in grado di farli esprimere al meglio tutto diventa più difficile. Se mettiamo in conto anche tutti gli altri problemi che ci sono, allora realizzare il 50% del programma è un grandissimo risultato. I conti però si fanno alla fine e di fronte a noi abbiamo 3 anni e mezzo di amministrazione che dobbiamo spendere nel migliore dei modi per cui quando tireremo le somme sono certo che avremo realizzato molto di più di quello che oggi prevediamo! Invito a rileggere il programma e a confrontarlo con quello che stiamo facendo, è un utile esercizio per tutti!
D: Che augurio sente di rivolgere alla Cittadinanza di Piano, ai suoi collaboratori?
R: Il mio augurio è che si realizzi al Comune, come nel Paese e nelle famiglie, quella armonia che è condizione fondamentale per essere propositivi e per avere successo pur dovendo confrontarsi con la realtà che è sempre difficile. Con uno stato d’animo giusto si riesce a fare molto di più e meglio e nel 2018 contiamo di dare il via anche ad alcuni importanti progetti dalla cui realizzazione dipende il futuro di Piano di Sorrento: mi riferisco al restyling di Piazza Cota e al sottostante parcheggio pubblico, al progetto di Piazza Mercato e alla realizzazione dei Piani di Insediamenti Produttivi. Per queste opere il 2018 è l’anno decisivo, non ci sono dubbi: se si parte col piede giusto saranno realizzate. Forse non tutte entro il termine della consiliatura, ma quello che è importante è che si comincia a cambiare il volto del Paese. Ho poi una sorpresa di cui, per scaramanzia, non parlo e che se si dovesse concretizzare Piano di Sorrento compierà un definitivo e decisivo passo in avanti giocando una ruolo da protagonista sugli scenari peninsulari e non… Auguri a tutti i Carottesi e ai vostri Lettori”.



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