venerdì 19 aprile 2019

Aspettando la domenica di Resurrezione...

Voglio augurare a tutte le famiglie di Piano di Sorrento una Buona e Santa Pasqua con l'auspicio che gioia e serenità allietino questi giorni di festa che ci inducono, però, anche a riflettere su questa ricorrenza in cui si racchiude il senso della cristianità. Vi propongo perciò i pensieri con cui ho voluto accompagnare i riti pasquali 2019 ringraziando tutti quanti si sono impegnati e anche sacrificati per rinnovare la tradizione animando le diverse rappresentazioni che da mercoledì a venerdì scandiscono l'attesa della Pasqua di Gesù.

Mercoledì Santo da 36 anni è il giorno della Rappresentazione Storica, una idea coraggiosa che col tempo si è fatta consuetudine e tradizione. Per un giorno le nostre strade si trasformeranno nelle strade di Gerusalemme, Villa Fondi nel Cenacolo e nell’orto del Getsemani, Piazza Cota nel luogo del processo a Gesù e Via Cavottole nel Golgota. Una metamoforsi che si compie ogni anno grazie all’amore ed alla dedizione di un gruppo di carottesi che dedica gran parte del loro tempo libero a migliorare questo evento. Tutti noi saremo protagonisti di un storia di 2000 anni fa ricostruita attingendo ai vangeli canonici ed a quelli apocrifi e lo saremo nei luoghi della nostra Piano che quotidianamente frequentiamo. Quindi appuntamento dalle 19,30 per vivere insieme la Passione di Cristo.

Giovedì Santo è il giorno del Pane del Vino come cantano le donne dell’Annunziata sui versi composti da don Arturo, ma è anche il giorno in cui sui volti calano i cappucci a celare identità ed emozioni e donare ai confratelli quel senso di eternità di un Rito senza tempo.
Stasera i “sacchi” bianchi dell’Annunziata al tramonto riempiranno le nostre strade, all’approssimarsi della notte le vie si incendieranno con i confratelli di Trinità. Dopo una piccola pausa, a notte inoltrata, sotto la luna piena del Venerdì Santo, i Confratelli di Mortora accompagneranno le Madonna in cerca del suo Figlio e lo stesso faranno i Neri. Gli incappucciati con i loro lampioni e le loro fiaccole illumineranno la notte e ci guideranno sino all’alba tra rimbombi di tamburi ed inni le cui melodie ci riporteranno alla nostra infanzia. Auguro a tutti voi, partecipanti e spettatori, di vivere queste ore nella consapevolezza che queste Tradizioni sono un grande dono che i nostri avi ci hanno tramandato e che noi dobbiamo tramandare a chi verrà. Questa sera e questa notte lasciamoci abbracciare dai nostri ricordi e dalle nostre emozioni e se incroceremo lo sguardo anonimo di un incappucciato non spaventiamoci se in esso vedremo gli occhi dell’amico, del fratello, del padre che ci ha lasciato anni fa.
A margine una comunicazione “tecnica” quest’anno per la prima volta e tra i primi in Italia seguiremo alcune processioni con il tracciamento GPS. Il link per accedere lo troverete sul sito del comune ed è accessibile anche dal telefonino. Al momento in cui scrivo le Confraternite che hanno aderito sono quelle di Mortora e Trinità. Tradizione e tecnologia si fondono per rendere più fruibili i Riti della Settimana Santa.

Venerdì Santo, molti di noi vengono da una notte insonne trascorsa in compagnia di un lampione, di un martirio o a cantare gli inni o il Miserere. Tanti altri hanno accompagnato gli incappucciati ai bordi delle strade sino all’alba richiamati dai tamburi. Una notte unica che si ripete da secoli. Stasera però i tamburi torneranno a rimbombare, le troccole faranno sentire il loro suono a ricordare che nei campanili le campane sono legate sino al momento della Resurrezione e noi ci ritroveremo lì, in compagnia del nostro lampione o della nostra fiaccola, ma soprattutto in compagnia dei nostri ricordi. Risentiremo il Calvario e ricorderemo quando da piccoli lo cantavamo a tutta voce o lo ascoltavamo per mano dei nostri genitori. Sentiremo lo struggente Figlio Mio e il Miserere. Ecco la Settimana Santa in fondo è fatta di questo, suoni, luci…. ricordi. E per non rovinare questo insieme sarebbe opportuno che stasera al passaggio delle processioni i negozianti spegnessero tutte le luci in modo che a risplendere fossero solo le fioche luci dei lampioni, sarebbe buona cosa che i cellulari vengano silenziati per non interrompere i cori con suoni meno melodiosi e decisamente fastidiosi, sarebbe doveroso rispettare il silenzio evitando di parlare e mormorare lasciando come colonna sonora il rumore dei passi ed il frusciare delle vesti, sarebbe educato non attraversare i cortei. Insomma un invito a tutti voi a vivere questi Riti con rispetto che essi esigono. In conclusione vi auguro un buon Venerdì Santo e un buon viaggio nella nostra storia e nelle nostra memoria.

Abbiamo accompagnato la Madre in cerca del Figlio in una notte di luna piena, abbiamo accompagnato il Cristo Morto per le vie del Paese. Sono stati giorni di intense emozioni in cui abbiamo confermato il fortissimo legame che ci unisce alle nostre Tradizioni. In tanti hanno sfilato incappucciati o nei cori, in tanti hanno partecipato lungo le strade. Adesso ci prepariamo a vivere la gioia della Resurrezione.
A tal proposito mi fa piacere segnalare la coraggiosa e suggestiva idea di don Rito Maresca della nostra Parrocchia di Mortora. Basandosi sulle parole del Vangelo di Giovanni “Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro...” ha pensato di programmare la Veglia Pasquale per domenica mattina alle 4,00 al campo sportivo di San Liborio. Si aspetterà insieme l’alba del giorno di Pasqua.
Santa Pasqua e voi e alle vostre famiglie

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