Oggi abbiamo ricordato, insieme agli studenti delle nostre scuole, la tragedia del terremoto del 23 novembre 1980, come facciamo ogni anno da quel giorno per mantenere vivo il ricordo di quelle 10 vite spezzate dal sisma e delle tantissime altre cui il terremoto ha cambiato l'esistenza. Certo all'epoca eravamo tutti molto giovani e oggi quell'evento sembra essere stato rimosso dalla memoria collettiva se non fosse che invece ne perpetuiamo la memoria anche per aiutare i nostri ragazzi a capire che cosa significa un terremoto!
Grazie a Mimmo Cinque che organizza col Comune questo momento di commemorazione e di conoscenza con l'intervento tecnico di Giuseppe Marulo che ha spiegato che cosa sono i terremoti e la Protezione Civile, la nostra comunità dimostra di non aver spezzato il legame anche affettivo con la sua storia. E' stato particolarmente suggestivo il ricordo di quei momenti raccontato da Mario Russo, il presidente del Consiglio Comunale, che, con altri giovani, fu fra i primi a portare soccorso alle famiglie rimaste sotto le macerie. Un ricordo emozionante che credo sia valso più di cento lezioni per i nostri giovanissimi studenti che l'hanno ascoltato senza quasi respirare!
Poi il corteo lungo via delle rose e ognuno di loro ha deposto una gerbera nei pressi della lapide eretta nei giardinetti per poi concludere la rievocazione di questa giornata con una preghiera nella Chiesa di San Michele. In queste ore le popolazioni colpite dal sisma, nell'ormai lontano 1980, e anche la nostra cittadinanza vivevano i momenti più drammatici della loro esistenza nel tentativo di mettere in salvo tante persone rimaste sotto le macerie e recuperando i corpi delle migliaia di vittime provocate da questo devastante evento sismico. Solidarietà...E' stata questa la parola più bella con cui abbiamo celebrato questo 23 novembre!
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