Questo è il testo del messaggio che ho inviato alla Direzione del quotidiano Metropolis che ha rivolto un pubblico appello in difesa della libertà di stampa: "Raccolgo l'appello di Metropolis a difesa della libertà di stampa. Parlare di questo tema nell'Italia del 2018 è anacronistico, invece il dibattito politico nazionale induce l'opinione pubblica a preoccuparsi che possa concretizzarsi un condizionamento delle libera informazione mortificando i giornalisti e penalizzando le aziende editoriali della piccola stampa locale. Diciamo di no a questo sistema".
Voglio aggiungere un'altra riflessione: oggi sul tema dell'informazione si gioca una partita molto importante per gli interessi di tutti. L'avvento dei social ha profondamente cambiato il modo di comunicare e ciò rappresenta una novità con cui dover fare i conti da parte di tutti, in primis della politica e quindi degli stessi operatori dell'informazione. Credo che mai come oggi tocca proprio ai giornalisti compiere un salto di qualità nel loro lavoro per distinguersi con la loro professionalità improntata a una cultura deontologica in questo mare magnum di una comunicazione frenetica, impazzita, dove tutti parlano di tutti e di tutto provocando danni incalcolabili alla credibilità dei media. L'auspicio è che ognuno riscopra il senso della propria responsabilità senza prevaricazioni di sorta.
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